Martini Dry
Questo cocktail è un grande classico per l’aperitivo, apparentemente semplice ma intramontabile, cristallino nell’aspetto, seducente nel gusto. Sembra facile da preparare, ma non fatevi ingannare dal numero ridotto degli ingredienti: per fare un Martini Dry correttamente sono necessarie competenze e sensibilità, che permetteranno di dosare gli ingredienti perfettamente ed ottenere un gusto ben bilanciato. I Gin, infatti, possono essere molto differenti fra loro, quindi occorrerà la mano sapiente del bartender per regalarvi la giusta emozione. Da questo genere di difficoltà derivano non solo molte varianti a questo cocktail, come il Martini Dirty, il Martini Perfect, il Sweet Martini, il Vodka Martini e il Vesper, ma anche diverse scuole di pensiero sulle modalità di preparazione: alcuni sostengono che sia meglio mettere gli ingredienti nel mixing glass uno alla volta invece che mescolare Gin e Vermouth insieme, mentre altri rabbrividiscono all’idea dell’oliva che guarnisce il cocktail. Noi vi proponiamo la versione della ricetta ufficializzata dall’IBA.
CARATTERISTICHE
Piuttosto alcolico, gusto pulito ma importante
COMPOSIZIONE E DOSAGGI
- 6 cl di Gin
- 1 cl di Vermouth Dry
- Una scorza di limone oppure due olive per guarnire
PREPARAZIONE
Mettete 3 o 4 cubetti di ghiaccio in una Coppa Martini per raffreddarla, lasciateli agire un paio di minuti e poi eliminateli, insieme all’acqua che si sarà depositata sul fondo del bicchiere.
Unite in un mixing glass qualche cubetto di ghiaccio, il Vermouth e poi il Gin.
Mescolate con uno stirrer e versate nella coppa, filtrando con lo strainer.
Per la guarnizione potete spremere sul mix la scorza del limone in modo che rilasci qualche goccia dei suoi oli essenziali oppure aggiungere un paio di olive denocciolate.